Il governo italiano ha stanziato una dotazione finanziaria di 730 milioni di euro, destinata a supportare le aziende che desiderano investire nella crescita delle competenze dei propri dipendenti. Questo significa che manca poco tempo prima che si possa ufficialmente presentare domanda per accedere ai fondi.
Ma cosa significa questo per le aziende? È fondamentale strutturare i piani di formazione in modo che siano conformi ai settori strategici previsti dal decreto. ARTU’ , con la sua esperienza come ente di formazione accreditato, è pronta a guidarti nella creazione di un progetto formativo efficace e finanziabile.
Per ottenere i finanziamenti previsti dal Fondo Nuove Competenze 2024, il decreto attuativo prevede alcuni ambiti specifici su cui concentrare la formazione. Questi includono:
Ogni ambito sopra elencato rappresenta una leva strategica di crescita
per la tua azienda; Artù ti aiuterà a strutturare un piano formativo in linea con i requisiti del Fondo Nuove Competenze 2024. Siamo a disposizione per costruire e progettare corsi mirati, redigere il piano formativo e completare la pratica di finanziamento, assicurando che la tua azienda ottenga il massimo da questa opportunità.
Il Fondo Nuove Competenze 2024 - 2025 offre un supporto concreto alle imprese per la formazione dei propri dipendenti, coprendo una parte davvero significativa dei relativi costi.
Funziona attraverso un sistema di contributi a fondoperduto che possono coprire fino al 100% del costo del lavoro dedicato ai percorsi formativi.
In particolare il Fondo, in linea con quello degli anni precedenti, copre:
Tuttavia, laddove siano stati stipulati accordi che prevedano una riduzione dell’orario di lavoro (oltre alla rimodulazione dell'orario per la formazione) a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal Fondo Nuove Competenze potrebbe essere pari al 100%.
Per accedervi dunque è necessario che le aziende stipulino specifici accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, destinati alla formazione ( Accordi Sindacali che redige Artù ).
Il fondo permette alle aziende di ottenere il finanziamento sotto forma di rimborso per le ore di lavoro dedicate alla formazione dei dipendenti.
Questo rimborso copre lo stipendio del personale e i contributi durante la formazione.
I progetti di formazione devono puntare all'acquisizione di competenze riconosciute a livello internazionale, seguendo specifici riferimenti come il DigComp 2.1 per le competenze digitali di base, la norma UNI EN 16234-1 per competenze digitali avanzate, e la classificazione ESCO per quelle legate alla sostenibilità ambientale.
Inoltre, è richiesto che i programmi formativi valorizzino le competenze già detenute dai lavoratori e siano personalizzati basandosi su valutazioni iniziali, in linea con gli standard professionali di qualificazione del Repertorio nazionale, definiti dall'art. 8 del decreto legislativo n. 13 del 2013.
Il fondo copre interamente i costi, inclusi i contributi previdenziali e assistenziali, legati alla formazione dei dipendenti, permettendo alle aziende di avvalersi di percorsi formativi senza spese.
Questo beneficio è integrabile con quelli offerti dai Fondi Interprofessionali, garantendo una formazione completamente gratuita per i lavoratori.
La gestione delle domande è affidata al ministero del Lavoro, mentre l'INPS si occupa di erogare i contributi.
Il contributo a fondo perduto dovrebbe arrivare fino a un massimo 10 milioni di euro per ciascuna istanza e, se confermate le cifre delle scorse edizioni, potrebbe essere pari:
I progetti formativi dovranno avere una durata complessiva compresa fra le 30 e le 150 ore e la formazione potrà essere erogata nel 2025.
Questi gli ambiti di formazione coperti dal bando:
Le tempistiche previste consistono in 10 mesi per l'erogazione della formazione + 2 mesi rendiconto. La formazione può iniziare solo dopo l’approvazione.
Artù Ente Formativo affiancherà l'azienda e svolgerà le seguenti mansioni:
Tutti i datori di lavoro privati, comprese le società a partecipazione pubblica, sono idonei a richiedere i contributi a condizione che:
Per attivare il Fondo e accedere ai suoi benefici, le aziende devono innanzitutto identificare i fabbisogni formativi dei propri lavoratori.
Successivamente, è necessario stipulare accordi collettivi con le rappresentanze sindacali per la rimodulazione dell'orario di lavoro a favore della formazione.
Infine, le imprese devono presentare la domanda di accesso ai fondi, seguendo le linee guida fornite dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, rispettando i requisiti e le scadenze previste nei bandi.
Le domande verranno accettate solo se relative ad accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, sottoscritte da rappresentanze sindacali operative in azienda (ai sensi dell'articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dall'articolo 4 del Decreto Agosto).
In sintesi i criteri di ammissibilità riguardano quindi:
Di conseguenza la documentazione richiesta consiste in:
L'accordo collettivo deve contenere:
Questi i requisiti di base per accedere ai benefici del fondo:
La procedura di domanda per il Fondo Nuove Competenze 2024 richiede una certa attenzione.
Prima di tutto è necessario preparare un piano formativo, quindi identificare le aree di competenza da sviluppare e i corsi da far seguire ai dipendenti coinvolti.
Compilare con attenzione la domanda fornendo tutte le informazioni richieste nel modulo e sottoporre la domanda sui siti ministeriali entro le scadenze stabilite.
Ciascun datore di lavoro può presentare una singola istanza con un unico progetto formativo.
Soltanto nel caso in cui la formazione coinvolga più categorie di lavoratori (dirigenti e non) e i fondi interprofessionali di riferimento siano diversi, sarà possibile presentare due distinti progetti al Fondo, sempre in un'unica istanza.
Le domande potranno poi essere inoltrate nelle tempistiche indicate nel bando e saranno istruite e finanziate secondo l'ordine cronologico di presentazione, fino all'esaurimento delle risorse.
Le ulteriori istanze saranno inserite in una apposita lista ed ammesse a valutazione solo se si renderanno disponibili nuove risorse, e ci sia compatibilità con i tempi necessari per l’attuazione e la conseguente rendicontazione.
Per l'inserimento delle domande sono necessarie le seguenti informazioni:
I datori di lavoro non possono direttamente fornire la formazione, che dovrà essere affidata a:
L'intento dei progetti formativi (anche online in modalità sincrona o FAD on demand) è quello di portare al conseguimento di una qualifica di almeno livello EQF 3, o di specifiche competenze ad essa relative, riconosciute nel Repertorio nazionale e nelle sue declinazioni regionali.
Al termine del percorso formativo, sarà fornita un'attestazione finale che ne certifica la trasparenza, validazione o riconoscimento.
Nel caso i corsi non corrispondano direttamente a una qualifica specifica, sarà comunque necessario emettere un attestato finale che documenti gli apprendimenti acquisiti, facendo riferimento alle Aree di attività individuate nell'Atlante del Lavoro.
La validazione dei risultati formativi deve essere eseguita da un organismo qualificato nel campo dell'istruzione professionale o da un ente designato a tal fine, come previsto dal decreto legislativo n. 13 del 2013.
Se i risultati non possono essere associati alle ADA dell'Atlante del Lavoro e la formazione è sostenuta da un fondo interprofessionale, l'attestato può essere rilasciato dall'ente che ha fornito la formazione.
In altri scenari, l'emissione dell'attestato deve essere affidata all'ente nazionale o regionale che ha gestito la formazione o a un ente accreditato, in collaborazione con queste istituzioni.
Per qualsiasi altro chiarimento contattate:
ORIETTA REMMERT
Mail: direzione@enteformativoartu.it
Sede Corso Orbassano
Corso Orbassano 336, 10137 Torino (TO)
+39 011 3149327
+39 393 9492850
Ente accreditato alla formazione professionale presso la Regione Piemonte
Codice operatore : B315-1 dal 2013
Sede Via XX Settembre
Via XX Settembre 65, 10122 Torino (TO)
+ 39 011 0640615
+39 338 6172263
Sede accreditata alla formazione professionale presso la Regione Piemonte
Codice operatore : B315-2 dal 2023
P. IVA 10826400011