FONDO NUOVE COMPETENZE

FONDO NUOVE COMPETENZE


Artù è lieto di informare tutte le aziende clienti della prossima uscita del

 Fondo Nuove Competenze 2024


Il governo italiano ha stanziato una dotazione finanziaria di 730 milioni di euro, destinata a supportare le aziende che desiderano investire nella crescita delle competenze dei propri dipendenti. Questo significa che manca poco tempo prima che si possa ufficialmente presentare domanda per accedere ai fondi.

Ma cosa significa questo per le aziende? È fondamentale strutturare i piani di formazione in modo che siano conformi ai settori strategici previsti dal decreto. ARTU’ , con la sua esperienza come ente di formazione accreditato, è pronta a guidarti nella creazione di un progetto formativo efficace e finanziabile.


I Settori Strategici su cui Investire per Ottenere i Finanziamenti


Per ottenere i finanziamenti previsti dal Fondo Nuove Competenze 2024, il decreto attuativo prevede alcuni ambiti specifici su cui concentrare la formazione. Questi includono:

  • Sistemi Tecnologici e Digitali: Sviluppare competenze digitali avanzate per restare al passo con le nuove tecnologie.
  • Intelligenza Artificiale: Formare il personale per l’introduzione e l’uso dell’AI in azienda.
  • Sostenibilità e Impatto Ambientale: Ridurre l’impatto ambientale dell’azienda, formando i dipendenti su pratiche sostenibili.
  • Economia Circolare: Promuovere la riduzione degli sprechi e la rigenerazione delle risorse.
  • Transizione Ecologica: Preparare le risorse per adattarsi ai nuovi modelli di sviluppo sostenibile.
  • Efficientamento Energetico: Formare il personale su pratiche e tecnologie per ridurre i consumi energetici.
  • Welfare Aziendale e Benessere Organizzativo: Creare ambienti di lavoro che promuovano il benessere dei dipendenti.


Ogni ambito sopra elencato rappresenta una 
leva strategica di crescita per la tua azienda; Artù ti aiuterà a strutturare un piano formativo in linea con i requisiti del Fondo Nuove Competenze 2024. Siamo a disposizione per costruire e progettare corsi mirati, redigere il piano formativo e completare la pratica di finanziamento, assicurando che la tua azienda ottenga il massimo da questa opportunità.

In dettaglio:


Il Fondo Nuove Competenze 2024 - 2025 offre un supporto concreto alle imprese per la formazione dei propri dipendenti, coprendo una parte davvero significativa dei relativi costi.

Funziona attraverso un sistema di contributi a fondoperduto che possono coprire fino al 100% del costo del lavoro dedicato ai percorsi formativi.

In particolare il Fondo, in linea con quello degli anni precedenti, copre:

  • il 100% dei contributi assistenziali e previdenziali dei dipendenti (al netto degli eventuali sgravi contributivi)
  • il 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.

Tuttavia, laddove siano stati stipulati accordi che prevedano una riduzione dell’orario di lavoro (oltre alla rimodulazione dell'orario per la formazione) a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal Fondo Nuove Competenze potrebbe essere pari al 100%.

Per accedervi dunque è necessario che le aziende stipulino specifici accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, destinati alla formazione ( Accordi Sindacali che redige Artù ).



Il fondo permette alle aziende di ottenere il finanziamento sotto forma di rimborso per le ore di lavoro dedicate alla formazione dei dipendenti.

Questo rimborso copre lo stipendio del personale e i contributi durante la formazione.

I progetti di formazione devono puntare all'acquisizione di competenze riconosciute a livello internazionale, seguendo specifici riferimenti come il DigComp 2.1 per le competenze digitali di base, la norma UNI EN 16234-1 per competenze digitali avanzate, e la classificazione ESCO per quelle legate alla sostenibilità ambientale.

Inoltre, è richiesto che i programmi formativi valorizzino le competenze già detenute dai lavoratori e siano personalizzati basandosi su valutazioni iniziali, in linea con gli standard professionali di qualificazione del Repertorio nazionale, definiti dall'art. 8 del decreto legislativo n. 13 del 2013.

Quanti costi copre e quali


Il fondo copre interamente i costi, inclusi i contributi previdenziali e assistenziali, legati alla formazione dei dipendenti, permettendo alle aziende di avvalersi di percorsi formativi senza spese.

Questo beneficio è integrabile con quelli offerti dai Fondi Interprofessionali, garantendo una formazione completamente gratuita per i lavoratori.

La gestione delle domande è affidata al ministero del Lavoro, mentre l'INPS si occupa di erogare i contributi.

A quanto ammonta il contributo?



Il contributo a fondo perduto dovrebbe arrivare fino a un massimo 10 milioni di euro per ciascuna istanza e, se confermate le cifre delle scorse edizioni, potrebbe essere pari:

  • al 60% della retribuzione oraria dei dipendenti in formazione fino ad un massimo di 200 ore per lavoratore;
  • al 100% degli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione.

I progetti formativi dovranno avere una durata complessiva compresa fra le 30 e le 150 ore e la formazione potrà essere erogata nel 2025.

Argomenti e ambiti di formazione



Questi gli ambiti di formazione coperti dal bando:

  • Ambiti di formazione:
  • Sistemi tecnologici e digitali
  • Introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale
  • Sostenibilità e impatto ambientale
  • Economia circolare
  • Transizione ecologica
  • Efficientamento energetico
  • Welfare aziendale e benessere organizzativo

Tempistiche di erogazione e rendicontazione



Le tempistiche previste consistono in 10 mesi per l'erogazione della formazione + 2 mesi rendiconto. La formazione può iniziare solo dopo l’approvazione.

Qual è il ruolo di ARTU’ ?


Artù Ente Formativo affiancherà l'azienda e svolgerà le seguenti mansioni:

  • Caricare la parte documentale nella piattaforma di riferimento
  • Gestire richieste integrazione
  • Avere esperienza in fondi interprofessionali in particolare Fondimpresa ( al fine di spesare i costi docenza e controllo)
  • Gestire la delivery e il monitoraggio dell'erogazione di quanto previsto nell'istanza Fondo Nuove Competenze
  • Predisporre registri, conteggio delle ore di presenza dei partecipanti, predisposizione degli attestati, rendicontazione
  • Saper gestire il contatto con l'azienda per supportarla nel monitoraggio dei progetti

Quali aziende possono attivare il Fondo Nuove Competenze?


Tutti i datori di lavoro privati, comprese le società a partecipazione pubblica, sono idonei a richiedere i contributi a condizione che:

  • siano conformi alle normative relative ai versamenti contributivi, tributari e alle prestazioni sociali;
  • non si trovino in stato di liquidazione, fallimento, interruzione delle attività, concordato preventivo, o non siano oggetto di procedure che possano portare a tali condizioni;
  • non abbiano in corso controversie, sia giudiziarie che extragiudiziarie, in merito a finanziamenti pubblici;
  • abbiano stipulato accordi collettivi per la ridistribuzione dell'orario di lavoro dedicati a programmi di sviluppo professionale dei dipendenti, conformemente a quanto stabilito dal decreto di riferimento e dall'Avviso corrispondente


Come chiedere il Fondo Nuove Competenze 2024 - 2025?

Requisiti:


Per attivare il Fondo e accedere ai suoi benefici, le aziende devono innanzitutto identificare i fabbisogni formativi dei propri lavoratori.

Successivamente, è necessario stipulare accordi collettivi con le rappresentanze sindacali per la rimodulazione dell'orario di lavoro a favore della formazione.

Infine, le imprese devono presentare la domanda di accesso ai fondi, seguendo le linee guida fornite dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, rispettando i requisiti e le scadenze previste nei bandi.

Le domande verranno accettate solo se relative ad accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, sottoscritte da rappresentanze sindacali operative in azienda (ai sensi dell'articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dall'articolo 4 del Decreto Agosto).

In sintesi i criteri di ammissibilità riguardano quindi:

  • la sottoscrizione dell'azienda di accordi collettivi aziendali o territoriali che prevedano piani di rimodulazione dell’orario di lavoro per la formazione.
  • progetti formativi approvati dagli enti bilaterali o dalle regioni competenti.
  • coinvolgimento dei dipendenti per l’acquisizione di nuove competenze richieste dal mercato del lavoro.

Di conseguenza la documentazione richiesta consiste in:

  • Accordo collettivo sottoscritto
  • Piano formativo dettagliato
  • Documentazione relativa ai dipendenti coinvolti

L’accordo collettivo (che redigerà Artu’)


L'accordo collettivo deve contenere:

  • il numero dei lavoratori coinvolti;
  • il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare al progetto formativo (il limite minimo dovrebbe essere di 30 mentre il massimo è pari a 150);
  • il periodo entro il quale realizzare le attività formative che, unitamente alla relativa rendicontazione, dovranno concludersi entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza;
  • i processi per i quali è necessario l’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica (come da decreto interministeriale 22 settembre 2022) e più precisamente:
  • innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  • innovazioni aziendali per l'efficientamento energetico e l’uso di fonti sostenibili;
  • innovazioni aziendali per la promozione dell’economia circolare, la riduzione degli sprechi e il corretto trattamento di scarti e rifiuti (incluso il trattamento acque);
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  • innovazioni per la produzione e la commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicoltura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
  • promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale;
  • per i casi in cui i datori di lavoro abbiano sottoscritto accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico o fatto ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale, dovrà essere specificato il fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori;
  • il progetto formativo che individui i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze.


Requisiti di base per l'accesso


Questi i requisiti di base per accedere ai benefici del fondo:

  • L'azienda deve essere iscritta al registro delle imprese
  • L'azienda deve dimostrare stabilità finanziaria, quindi non deve essere in stato di insolvenza


La procedura di domanda per attivare il Fondo



La procedura di domanda per il Fondo Nuove Competenze 2024 richiede una certa attenzione.

Prima di tutto è necessario preparare un piano formativo, quindi identificare le aree di competenza da sviluppare e i corsi da far seguire ai dipendenti coinvolti.

Compilare con attenzione la domanda fornendo tutte le informazioni richieste nel modulo e sottoporre la domanda sui siti ministeriali entro le scadenze stabilite.

Ciascun datore di lavoro può presentare una singola istanza con un unico progetto formativo.

Soltanto nel caso in cui la formazione coinvolga più categorie di lavoratori (dirigenti e non) e i fondi interprofessionali di riferimento siano diversi, sarà possibile presentare due distinti progetti al Fondo, sempre in un'unica istanza.

Le domande potranno poi essere inoltrate nelle tempistiche indicate nel bando e saranno istruite e finanziate secondo l'ordine cronologico di presentazione, fino all'esaurimento delle risorse.

Le ulteriori istanze saranno inserite in una apposita lista ed ammesse a valutazione solo se si renderanno disponibili nuove risorse, e ci sia compatibilità con i tempi necessari per l’attuazione e la conseguente rendicontazione.

Per l'inserimento delle domande sono necessarie le seguenti informazioni:

  • dati anagrafici del datore di lavoro;
  • dati anagrafici dell’ente formativo e di quello che esegue l’attestazione delle competenze acquisite, se diverso dal precedente;
  • accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro;
  • progetto formativo;
  • dettaglio dei lavoratori coinvolti (codici fiscali, numero delle ore di riduzione dell’orario di lavoro finalizzate alla formazione e valore del costo del lavoro stimato in base a quanto stabilito dal decreto e dall’Avviso).


Enti per la formazione Fondo Nuove Competenze 2024, chi eroga i corsi?


I datori di lavoro non possono direttamente fornire la formazione, che dovrà essere affidata a:

  • enti riconosciuti a livello nazionale o regionale;


Come attestare le competenze dei lavoratori?




L'intento dei progetti formativi (anche online in modalità sincrona o FAD on demand) è quello di portare al conseguimento di una qualifica di almeno livello EQF 3, o di specifiche competenze ad essa relative, riconosciute nel Repertorio nazionale e nelle sue declinazioni regionali.

Al termine del percorso formativo, sarà fornita un'attestazione finale che ne certifica la trasparenza, validazione o riconoscimento.

Nel caso i corsi non corrispondano direttamente a una qualifica specifica, sarà comunque necessario emettere un attestato finale che documenti gli apprendimenti acquisiti, facendo riferimento alle Aree di attività individuate nell'Atlante del Lavoro.

La validazione dei risultati formativi deve essere eseguita da un organismo qualificato nel campo dell'istruzione professionale o da un ente designato a tal fine, come previsto dal decreto legislativo n. 13 del 2013.

Se i risultati non possono essere associati alle ADA dell'Atlante del Lavoro e la formazione è sostenuta da un fondo interprofessionale, l'attestato può essere rilasciato dall'ente che ha fornito la formazione.

In altri scenari, l'emissione dell'attestato deve essere affidata all'ente nazionale o regionale che ha gestito la formazione o a un ente accreditato, in collaborazione con queste istituzioni.

Chiama per informazioni

Per qualsiasi altro chiarimento contattate:

ORIETTA REMMERT

Mail: direzione@enteformativoartu.it

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